Architettura della Chiesa
La cappella maggiore comprendente il presbiterio e il coro, è anch’essa sormontata da cupoletta in globigerina affrescata dallo stesso Romeo che vi raffigurò il Padre Eterno in Gloria, sfortunatamente oggi in parte deteriorato.
La parete di fondo, corrispondente alla primitiva cappella, presenta l’altare principale. Altri due altari minori sono addossati ai lati. Il pavimento marmoreo rifatto nel XX secolo presenta lo stemma dei Cavalieri di Malta e incastonate, alcune lapidi sepolcrali.
Altari laterali
- Altare destra: è presente un quadro di Benedetto Luti raffigurante l’Addolorata, unica opera dell’artista presente a Malta.
- Altare sinistra: è presente un quadro raffigurante il Crocifisso, opera trafugata a Piacenza e restituita a Malta nel 1720.
Altare maggiore
Il quadro dell’altare maggiore raffigura il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria, è racchiuso in una grande cornice dorata, intagliata in pietra e adorna dello stemma della Lingua Italiana contornato da palme. Sostituisce il dipinto Sposalizio mistico di Santa Caterina, entrambi eccellenti opere del Cavaliere Calabrese, di quest’ultima sono di rilevante interesse i cartoni, bozzetti e disegni preparatori.
Secondo il documentatore Achille Ferres, il primitivo quadro di Mattia Preti sarebbe stato originariamente commissionato per la chiesa parrocchiale di Casal Zurrico, ma piacque talmente ai cavalieri italiani, che lo vollero per la loro chiesa e l’artista dovette eseguirne uno nuovo per la parrocchia del villaggio. Di opinione diversa è Bernardo De Dominici, per il quale la tela fu eseguita proprio per l’altare maggiore della chiesa di Santa Caterinae s ostituita da altra opera di Preti, raffigurante la Decollazione di Santa Caterina, quando il primo dipinto fu trasferito nell’Albergo d’Italiae successivamente, nella Cappella d’Italia ultimata della concattedrale di San Giovanni.
Ai lati del coro si osservano due quadri, presumibilmente di scuola spagnola, raffiguranti lo Sposalizio mistico di Santa Caterina col Bambin Gesù e la Disputa con i savi d’Egitto.